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sabato 25 settembre 2010

Essere mamma: il suo primo compleanno: idee regalo

Essere mamma: il suo primo compleanno: idee regalo

venerdì 24 settembre 2010

Il suo primo compleanno: idee regalo

Il primo compleanno del proprio bambino è, per i genitori, un momento molto importante. Il bambino ovviamente non può certo rendersi conto di cosa stia accadendo attorno a se e perché,  perciò guarda cosa gli accade intorno e si diverte con i suoi nuovi giocattoli.
Alcuni magari si infastidiscono per la confusione o per le centinaia di foto o perché semplicemente passa tra le braccia di chiunque nel giro di pochi minuti, altri restano un po' sbigottiti e altri ancora invece appaiono molto contenti ma di certo tutti apprezzano i tanti regalini.

Ma cosa regalare al suo primo compleanno?

Molti genitori lamentano il fatto che i loro piccoli ricevono giocattoli non adatti alla loro età e quindi pericolosi perché contengono parti piccole che possono essere fonte di soffocamento se portati in bocca. Anche mia figlia, ad esempio, a ricevuto di questi giochi e come era scontato ha portato in bocca ogni piccolo componente ( immaginate la paura!).
Il primo consiglio e quindi quello di non acquistare mai giocattoli non adatti all'età del vostro bambino o comunque del bambino a cui fate il regalo. Prestate quindi attenzione alla dicitura "non adatto a bambini inferiori ai 3 anni di età".
Se poi invece è il vostro piccolo a compiere gli anni potreste chiedere ai vostri cari, con molto garbo e se lo potete fare, di evitare di comprare giochini non adatti all'età del vostro bimbo.
Di certo la cosa a cui dovete pensare e che lo fate per il bene del vostro pargolo.

I giocattoli
Passeggini, carrozzine, culle, seggioloni, seggiolini auto e lettini, tutto per la prima infanzia su NewBabyLand.com Un bel regalo molto gradito sia dal piccolo che dai genitori potrebbe essere il triciclo. E' utilissimo d'estate per uscire al posto del passeggino ma anche in inverno durante le belle giornate il bambino sarà felicissimo di andare sul triciclo! Inoltre via via che il piccolo cresce si possono smontare alcuni pezzi come la cappottina o il poggia piedi e il bambino potrà iniziare a pedalare senza essere spinto dal manubrio che si trova alle spalle del triciclo. E' un regalo che sarà utilizzato per alcuni anni infatti se non lo si regala saranno i genitori stessi ad acquistarlo. Un altro regalo potrebbe essere anche lo scivolo o se preferisci un gioco più contenuto come ad esempio un bel peluche, la fattoria parlante o altri giochi simili trovi un'ampia scelta su Newbabyland, il negozio online con prodotti di qualità per il tuo bambino. Visita il sito per scoprire tutte le offerte e tutti i prodotti che possono interessarti, ti basta cliccare sull'immagine qui di fianco.


 Abbigliamento
un altro bel regalo può essere un completino un giubottino o un vestitino. con l'abbigliamento si può spaziare su qualsiasi cosa, a parte le scarpine se non si conosce la misura. Ma anche pigiamini  o pagliaccetti. Insomma c'è l'imbarazzo della scelta e anche qui trovi una vasta scelta su Newbabyland.


Per la cameretta
Un' altra idea regalo può essere un accessorio per la cameretta. ad esempio una abatjour  per bambini, un portafoto ( magari con la foto del festeggiato), un carillon, delle ceste portagiochi, una piantana, dei cuscini decorati  un tavolino con la sediolina o magari una copertina per la culla. Insomma puoi spaziare su qualsiasi cosa possa riguardare la stanzetta di un bambino e tutto questo puoi trovarlo su Newbabyland! Approfittane, clicca sull'immagine per scoprire tutte le offerte e i tantissimi prodotti che propone!

giovedì 9 settembre 2010

Essere mamma: I primi dentini: i disturbi

Essere mamma: I primi dentini: i disturbi

I primi dentini: i disturbi

L'arrivo dei primi dentini incutono sempre una certa preoccupazione nei genitori che vedono il piccolo soffrire e non sanno come aiutarlo.
In genere il primo dentino compare al sesto mese anche se è un termine del tutto indicativo perché ritardi o anticipi anche di qualche mese sono normali. La mia piccolina, per esempio, a messo il primo dentino a 8 mesi.

Ma vediamo quali sono i segnali che ci fanno capire che al nostro bambino stanno spuntando i primi dentini.
    • Gengive rosse e gonfie. Le gengive si arrossano e si gonfiano perché il dentino spinge per uscire fino a bucarle. Poco prima di uscire infatti, sarà visibile un taglio nelle gengive in corrispondenza del dentino.
    • Eccessiva salivazione. L'aumento della salivazione è dovuto dalle gengive che iniziano a gonfiarsi. Non è nulla di preoccupante ma può accadere che a causa dell'eccessiva salivazione il mento e il collo si arrossano e si irritano. Evitare quindi che la saliva raggiunga queste zone e cercate di mantenerlo asciutto.
    • Diarrea. La diarrea può accompagnare l'uscita dei dentini ma è meglio consultare il pediatra per evitare il rischio di un'evewntuale malattia, anche se in tutta sincerità mia figlia ha avuto diarrea per l'uscita di ogni dentino.
    • Vomito. Anche il vomito non è da trascurare, soprattutto quando si ripete spesso durante la giornata. Mia figlia, per esempio, vomitava dopo ogni pappata e mi sono dovuta rivolgere alla pediatra. Ciò accade perché il nostro bambino, disturbato dal dolore, nel tentativo di calmarlo mette in modo aggressivo le manine in bocca in modo continuo provocando così il vomito.
    • Porta tutto in bocca. Accade perché il nostro bambino vuole lenire il dolore che l'uscita del primo dentino porta. Oltre alle mani porterà in bocca qualsiasi oggetto mordendolo tenacemente.

    • Febbre. Può accadere che al piccolo venga la febbre che però non è da attribuire ai dentini come credono molte mamme. Il problema sono gli oggetti e le manine ricchi di germi che porta in bocca. E spesso questi germi che si accumulano in quantità eccessive portano la febbre. In questo caso è bene consultare il pediatra immediatamente.
    • Pianto e perdita di appetito. Il dolore può causare anche perdita di appetito (come è accaduto a mia figlia) e pianto
    Con l'arrivo dei primi due dentini ( l'incisivo superiore e quello inferiore), il piccolo dovrebbe soffrire meno con i successivi dentini, anche se questa non è una regola.

    sabato 4 settembre 2010

    Essere mamma: Perchè mio figlio non accetta il biberon

    Essere mamma: Perchè mio figlio non accetta il biberon

    Perchè mio figlio non accetta il biberon

    Quando nasce il bimbo e bene che la madre lo attacchi il prima possibile al seno perché, come detto nei precedenti post, il latte materno è l'alimento perfetto per il piccolo.
    Quando però arriva il momento di svezzarlo può capitare che il piccolo, abituato al seno, non accetti il biberon.
    Con il latte materno il nostro bimbo non ha certo bisogno del biberon neanche per bere acqua perché quando si allatta il piccolo non ha bisogno di bere acqua, perciò durante lo svezzamento difficilmente riesce ad adattarsi alla tettarella del biberon.

    Dunque cosa fare se il bimbo non accetta il biberon?
     Se il piccolo non accetta il biberon allo svezzamento allora vuol dire che non succhia neanche l'acqua dal biberon. Se invece, al contrario, accetta di bere l'acqua ma non il latte, il problema sta nel latte. In quest'ultimo caso il nostro bimbo non accetta il latte artificiale perché abituato al latte materno che ovviamente predilige.
    In questo caso si può provare a cambiare il latte, anche se escludo che la situazione migliori, oppure utilizzare il tiralatte e provare a fargli bere il latte materno col biberon.
    Se invece, come detto prima, non beve neanche l'acqua allora e meglio provare a dargli il latte e l'acqua con il cucchiaio provando di tanto il tanto con il biberon.
    Purtroppo questo è un problema che hanno molte mamme che hanno allattato, compresa me, e per esperienza, devo dire che ci vuole molta, moltissima pazienza.
    Io ho provato a svezzare mia figlia a 4 mesi e mezzo dietro consiglio del pediatra e quando le ho messo il biberon in bocca lo ha subito rifiutato, persino per l'acqua. A quel punto il pediatra, dopo tanti tentativi mi ha detto di continuare a darle il mio latte e ho allattato la mia piccola fino a 8 mesi, tentanto sempre di offrirle prima il biberon senza alcun risultato. Sono invece riuscita a darle l'acqua con il cucchiaino mentre di latte proprio non voleva saperne.
    Ho provato di tutto: ho cambiato il latte, ho provato ad aggiungere biscotti, cereali, frutta ma i risultati erano pessimi.
    A'ottavo mese, stanca di questo continuo tormento mi sono presa di coraggio ho ho deciso di toglierle il latte materno definitivamente. E' stata dura e mia figlia mangiava appena 60ml di latte con il biberon. Era così abituata ad attaccarsi spesso al seno che le bastava poco per sentirsi sazia. Col tempo ha cominciato a bere sempre più latte e oggi a 11 mesi mangia 220ml di latte e biscotti.

    Un consiglio che mi sento di dare alle neo mamme e quello di far conoscere il biberon al piccolo fin dall'inizio. Non sto certo dicendo di dargli il latte artificiale ma di provare a dare il latte materno almeno una volta al giorno al vostro piccolo attraverso il biberon o magari provate a dargli l'acqua fin da subito.

    Se invece proprio non riuscite a fargli bere il latte allora provate a sostituirlo con le merende, con lo yogurt e con derivati del latte. In genere il bambini li gradiscono.Non forzate il vostro bimbo con il latte, propronetelo sempre ma senza forzarlo, il vostro bimbo crescerà bene ugualmente.




    Essere mamma: Parto: cosa portare in ospedale

    Essere mamma: Parto: cosa portare in ospedale

    venerdì 3 settembre 2010

    Essere mamma: Allattamento al seno: i consigli

    Essere mamma: Allattamento al seno: i consigli

    Allattamento al seno: i consigli

    Oggi allattare al seno diventa sempre più difficile per le neo mamme, soprattutto quando si lavora e non si ha il tempo necessario per la poppata.
    Ricordiamoci però che il latte materno è fondamentale per i primi mesi di vita del piccolo perché nel latte materno ci sono tutti i nutrienti necessari al neonato alcuni dei quali non si trovano o si trovano in misura ridotta nel latte artificiale.
    Non tutti sanno l'importanza che ha il latte materno per il piccolo che, preso in via esclusiva per i primi mesi e in modo complementare dal sesto mese in poi, protegge il piccolo da eventuali infezioni batteriche e favorisce lo sviluppo intestinale.E' bene sapere che tutte le mamme possono allattare subito dopo il parto ed è bene farlo immediatamente. soltanto in tre casi la mamma non può allattare:
    1. sieropositività;
    2. tubercolosi attiva e non curata;
    3.  uso di droghe per terapie antitumorali.
    Un altro caso in cui non si può allattare è quando al bambino viene diagnosticata la galattosemia, una rara malattia metabolica.

    Ma come si allatta al seno?

    E' molto semplice! Anzitutto è meglio che la mamma trovi un posto dove rilassarsi e mettersi comoda per poter allattare; su una poltrona o sul letto coricata su un fianco (posizione utile per allattare di notte senza alzarsi), ma qualsiasi posizione è valida purchè la schiena sia ben sostenuta. Infine basta portare il piccolo al seno, con la bocca all'altezza del capezzolo, e il piccolo istintivamente lo porterà in bocca.
    Quando il piccolo si attacca è importante che le labbra siano rivolte verso l''esterno e che oltre al capezzolo abbia in bocca anche un'ampia parte dell'areola.
    Infine bisogna tenerlo attaccato per venti minuti alternando i seni dopo 10 minuti.
    Per evitare che il piccolo non si attacchi al seno e bene che dopo il parto si provi subito ad attaccarlo.

    Perchè il latte diminuisce o addirittura finisce?

    Un mito da sfatare subito è anzitutto quello che il latte materno col tempo possa diminuire o addirittura finire. Non è vero! Il latte diminuisce o finisce solo nel caso in cui lo si alterna al latte artificiale. Il seno infatti produce tanto latte quanto è necessario al bambino più una piccola riserva che viene utilizzata se il bimbo mangia in misura superiore alla quantità necessaria. Inoltre man mano che il piccolo cresce e quindi assume una maggiore quantità di latte il seno continuerà a produrre una maggiore quantità di latte necessaria al piccolo, più una riserva.
    Se si alterna il latte materno con il latte artificiale, la quantità di latte che rimane al seno dopo la poppata manda un messaggio che è quello di produrre meno latte perché più latte rimane al seno  più diminuisce la produzione.
    Stessa cosa accade quando si allatta da un solo seno per molto tempo, l'altro smetterà di produrre latte.
    E' bene quindi che il piccolo sia nutrito solo con il latte materno salvo diverse indicazioni del pediatra.

    Ebook consigliati: Mamma in forma